Il patrimonio artistico della cattedrale

Crocifisso

Di grande pregio artistico è la statua raffigurante il Cristo crocifisso, collocata nella navata sinistra, in prossimità dell’ingresso della chiesa. La statua, realizzata in legno intagliato e policromato, in tela e in gesso, risale al XV secolo. Osservando il manufatto ligneo, è possibile notare come il Cristo, ancora vivo, con il capo reclinato sulla spalla destra, curva leggermente il corpo rispetto all’asse della croce. Il corpo del Cristo rivela dei tratti anatomici particolarmente dolci e delicati, in evidente contrasto con la profondità delle piaghe del costato e delle ginocchia. Il perizoma, aderendo al corpo, rivela la delicatezza dei lineamenti anatomici. La presenza della corona di spine, del tipo a doppia corda intrecciata, attenua ancora una volta quella dolcezza che ci viene trasmessa dai tratti levigati del corpo del Cristo.

Statua raffigurante "San Lorenzo"

La statua, realizzata in pietra, risale al XVI secolo a.C. Collocato nella navata sinistra presso l’ingresso dell’unica cappella supestite, tale manufatto lapideo rappresenta S. Lorenzo, un giovane diacono. L’attività di divulgatore della parola di Dio e dei principi della religione cristiana viene messa in rilievo dalla presenza del libro, posizionato sotto il braccio destro del diacono. S. Lorenzo, inoltre regge con la mano sinistra una graticola, strumento con cui il santo venne martirizzato, dopo essere stato catturato dai centurioni romani. La dalmatica è impreziosita da motivi floreali che fuoriescono da un mascherone sputaracemi. L’intero manufatto lapideo poggia su di una base con plinto a facce concave ornate da volute e, sugli angoli, da teste di amorino.

Statua raffigurante "San Biagio"

Nella zona del transetto e precisamente all’interno dell’abside sinistra è collocata una statua in legno intagliato e policromato raffigurante S. Biagio, vescovo di Sebaste e santo patrono della città di Ruvo. Il manufatto ligneo, risalente alla fine del XVI secolo vede il Santo, benedicente, con la palma del martirio nella mano sinistra. Vestito con abiti vescovili preziosamente decorati da motivi geometrici e floreali, il Santo indossa un piviale chiuso da un fermaglio ornato da una grossa pietra, simile allo smeraldo. La palma è in argento mentre il pastorale è un’opera di oreficeria napoletana del XVIII secolo, donata alla statua del Santo Patrono dal vescovo Andrea Taccone.

Dipinto raffigurante la "Madonna di Costantinopoli"

Nella zona del transetto e precisamente all’interno dell’abside destra è possibile ammirare un dipinto su tavola risalente al XVI e raffigurante la Madonna di Costantinopoli, come riporta l’iscrizione sottostante. Il dipinto, attribuito allo ZT, vede la Vergine sorreggere con entrambe le mani il Bimbo benedicente, mentre un drappo rosso con bordo dorato fa da sfondo alle due figure. Il contatto fisico, tra la Vergine e il Bambino, simbolo dell’amore materno verso il bambino viene attenuato dalla fissità dello sguardo della Vergine che sfiora il corpicino del Bambino senza però guardarlo negli occhi. La freddezza e la quasi ieraticità della Madonna vengono evidenziati anche dalla veste che le ricade dritta lungo il corpo senza produrre alcuna piega. Differentemente dalla Madonna, il Bambino, alzando gli occhi verso di lei, cerca teneramente di incontrarne lo sguardo e sfiorando la mano sinistra della Vergine, spera di trovarne il contatto fisico. Il desiderio di amore e di vicinanza del Bambino verso la sua mamma si riflette nel drappeggio fortemente “concitato” della veste del Figlio. La cornice, coeva, reca in basso, al centro lo stemma della Famiglia Pagano De Leo, committente del dipinto.

Dipinto raffigurante "L'Adorazione dei Pastori"

Nel braccio destro del transetto si colloca un dipinto risalente al XVI secolo e raffigurante “l’Adorazione dei Pastori”. Il dipinto, attribuito alla bottega del pittore Marco Pino da Siena (1525 1588), vede al centro della composizione la Madonna, rivolta verso il Bambino, disteso su di un gradino ai suoi piedi, con le braccia tese. Ai due lati si dispongono in adorazione S. Giuseppe e i pastori. Negli angoli inferiori sono ben visibili due pastori, ritratti a mezzo busto con il capo levato. Lo sfondo è dato da un paesaggio collinare mentre sulla destra troviamo parti di un colonnato di ordine ionico. Nel cielo si stagliano le figure di quattro angeli che rigirandosi su se stessi, vengono attirati dalla scena della b del Bambino. La presenza dei quattro angeli sta a sottolineare che la nascita del Bambino è un evento divino, voluto da Dio. Nella parte inferiore del dipinto è visibile lo stemma del committente,
mentre a sinistra sul gradino è scritto “Marcus De Pino senensis facebat MDLXXVI”.

Affresco raffigurante "Santo Benedettino"

Nel braccio destro del transetto è visibile un affresco risalente al XV secolo e raffigurante un Santo benedettino, benedicente con un libro sotto il braccio. Studi recenti hanno messo in evidenza come il Santo ha nella mano destra un pezzo di catena. Tale attributo iconografico permetterebbe di identificare il santo benedettino come S. Leonardo, protettore dei carcerati.

Affresco raffigurante La "Madonna in trono con il Bambino e il Martirio di S. Sebastiano"

Nella zona del braccio destro del transetto si colloca un affresco risalente al XV secolo e raffigurante la Madonna in trono con il Bambino e il Martirio di S. Sebastiano. La Madonna in trono sorregge sulle ginocchia il Bambino benedicente, il quale tiene nella mano sinistra un uccellino. Il trono è costituito da un drappo rosso bordato di ermellino, retto da due angeli. In alto a sinistra è raffigurato a mezzo busto un personaggio, probabilmente il committente, vestito con abiti dell’epoca. A destra del trono è raffigurato S. Sebastiano, colto nel momento immediatamente precedente al martirio. La figura del Santo si erge maestosa, sminuendo la figura del suo aguzzino che si appresta a scagliare una freccia contro S. Sebastiano, il cui corpo è legato ad un tronco.

Affresco raffigurante "Immagini votive di Santi"

Nel braccio destro del transetto sono visibili due affreschi risalenti al XV secolo e raffiguranti due Santi difficili da identificare a causa del cattivo stato di conservazione dell’affresco. Le due figure si dispongono entro riquadrature rettilinee rosse, azzurre e bianche, con cornice superiore ornata da motivi geometrici a traforo. Nel pannello destro è ritratta una Santa che regge nella destra una coppa (probabilmente S. Lucia). Nel pannello sinistro è visibile solo un frammento della testa di un santo, non identificabile.

Affresco raffigurante la "Madonna della Misericordia"

Nel braccio destro del transetto sono visibili tracce di un affresco risalente al XV secolo e raffigurante la Madonna della Misericordia. La Vergine, in posa ieratica, accoglie entro il suo mantello figurette di fedeli. Sul lato destro vi è un angelo, mentre sul lato sinistro vi è il frammento del braccio di un altro angelo.